venerdì 20 giugno 2014

Distanza.

Guardavo un evento su Facebook: "La settimana del luogo comune".
Ce n'è uno che mi spaventa particolarmente.
"LA DISTANZA RAFFORZA I LEGAMI"
Non mi ha mai fatto bene la distanza. Sono sempre stata una persona che necessita di stimoli continui. 
-Ehi, come va? Come stai? Mi manchi.
In fondo è bello sapere di mancare a qualcuno ma è più bello sapere che manchi a qualcuno già alla sola idea di allontanartene, anche solo per pochi minuti, anche solo di qualche kilometro.
E' bello sentirsi dire "Ho paura di stare lontano da te".
A volte mi chiedo se sono io ad avere paura un po' per tutto. Ma che male c'è? Che male c'è nel pensare che una persona importante per te sarà troppo lontana? Che male c'è nell'avere paura di questo?
L'ho già sperimentata la lontananza: è una molla. Prima che tu smetta di soffrire l'altro ha già messo qualcuno al tuo posto. 
Guardo le mani della gente. Non si muovono, non si agitano nell'aria, non sono nervose. 
Guardo le mie. Tremano, anche da ferme. Mordicchio le unghie. Schiocco le dita. Mi agita l'idea di una distanza che non ha chiesto nessuno ma che ha troppe ragioni di essere.
Mi manca già adesso l'abitudine malsana che ho, la mania di ritrovarmi dentro le persone e apprezzare cose di me che non conoscevo. E' terribile e temibile questa onda che mi trovo a vivere di continuo: mi infrango sullo scoglio ma, non appena vi prendo posto, il mare mi riporta con sè. Lontano.
Io ho paura.

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