domenica 29 settembre 2013

Tra il dire e il fare...

In fondo sappiamo sempre cosa ci manca, sappiamo sempre cosa ci vuole. Sempre sappiamo cosa potrebbe farci star bene, cosa dobbiamo mettere da parte, cosa inseguire davvero. E' che ci costringiamo a vivere la vita degli altri, quella che tutti si aspettano che tu conduca. E' più facile fare quello che secondo gli altri dovresti fare: sai di essere nel giusto, sai che nessuno ti attaccherà. E' che tra il dire e il fare c'è di mezzo il coraggio. E' che occorre coraggio per guardarti allo specchio e vedere oltre il tuo riflesso.

sabato 28 settembre 2013

tratto da "Gli scritti der Kittese"

Vorrei parlarti di tante cose.
Sai io ho interessi strani. Io non so nulla di calcio o automobili, io non distinguo un calciatore da un altro, o una auto da un'altra.
Peró ho studiato a fondo le formiche. Tu sai come si passano le informazioni le formiche?
Sai come fanno a riconoscersi? A capire cosa sta succedendo a metri e metri di distanza.
Come me e te.
Ormoni. Palle di Ormoni.

mercoledì 25 settembre 2013

Tracciare una linea.

Ti rendi conto d'essere stanca quando per ogni minima richiesta che ti viene fatta ti verrebbe da piangere. Ti rendi conto che è il momento di iniziare a pensare un po' a te stessa nel momento in cui quelle lacrime stupide e spesso ingiustificate non riesci proprio più a trattenerle. 
Chiedere agli altri è facile, è naturale, è spontaneo. Tutti lo fanno. Tutti pretendono sempre qualcosa.
In fondo, diciamocelo, siamo esseri imperfetti e quasi per nulla autosufficienti. Ci aggrappiamo a tutto. Ci aggrappiamo ai ricordi, anche a quelli che ci lacerano dentro. Ci aggrappiamo alle voci. Ci aggrappiamo agli odori. 
La verità è che spesso dovremmo lanciarci verso un paio di mani calde, e stringere forte. La verità è che dovremmo aggrapparci a quelle mani che non si stancano mai di cullarci, di accarezzarci, di stringerci per non lasciarci andare lontano da soli.
La verità è che cerchiamo sempre la via più facile. Cerchiamo la cura indolore...anche se ce ne sono delle altre, anche se per le altre bisogna lottare tanto ma comunque il gioco vale la candela.
La verità è che ogni tanto bisogna stilare una lista, munirsi di righello e matita e tracciare una linea.

sabato 21 settembre 2013

Già...

Le cose più importanti sono le più difficili da dire. Sono quelle di cui ci si vergogna, perchè le parole rimpiccioliscono cose che finchè erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori.
Ma è più di questo, vero? 
Le cose importanti giacciono troppo vicine al punto dov'è sepolto il vostro cuore segreto, come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i vostri nemici sarebbero felicissimi di portar via.
E potreste fare rivelazioni che vi costano, per poi scoprire che la gente vi guarda strano, senza capire affatto quello che avete detto, senza capire perchè vi sembrava tanto importante da piangere quasi mentre lo dicevate.
Questa è la cosa peggiore, secondo me. Quando il segreto rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconti ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare.

 

domenica 15 settembre 2013

Tratto dal telefilm True Blood

Ti ha amata dal primo momento che ti ha vista. E non ci sono molte persone che possono dire di essere state amate così.da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/film/t/true-blood/citazione-195080?f=c:4

martedì 3 settembre 2013

Quel filo che tiene insieme due persone.

- Il filo sottile che tiene insieme due persone.
- Quale filo?

- Il filo di tutto quello che le tiene legate, anche quando sono lontane. Anche quando non si vedono e non si parlano.

- Perché dici il filo?

- Perché è una cosa molto sottile e molto resistente, no? Che puoi anche non vedere, ed è estensibile quasi senza limiti attraverso la distanza e il tempo e l’affollamento delle altre persone che occupano lo spazio e lo attraversano in ogni direzione.
Però non è affatto scontato che ci sia, il filo.

- No?

- No. Magari due pensano di essere molto legati, poi appena provano ad allontanarsi scoprono che in realtà stanno benissimo ognuno per conto suo.

- E allora perchè pensavano di essere legati?

- Perchè erano tenuti insieme da una colla di pura abitudine e oggetti e luoghi condivisi e gesti stratificati. E’ una colla così forte da sembrare una saldatura permanente, ma appena uno dei due prova a staccarsi non c’è nessun filo che lo segua.

- Che triste.

- Sì. La maggior parte dei legami sono di questo genere, credo.

- Come fai a sapere che invece il filo c’è?

- Quando provi a romperlo, e ti trovi in caduta libera attraverso il senso delle cose.

- E di cosa è fatto, questo filo?

- Di uno scambio continuo di domande e risposte. Sguardi, anche solo immaginati. Assonanze e intuizioni e sorprese, curiosità reciproca che non si esaurisce. E similitudini, e differenze.

~Andrea De Carlo

L'ultima notte al mondo.