giovedì 31 maggio 2012

martedì 29 maggio 2012

Ho perdonato errori quasi imperdonabili, ho provato a sostituire persone insostituibili e dimenticato persone indimenticabili. Ho agito per impulso, sono stato deluso dalle persone che non pensavo lo potessero fare, ma anch'io ho deluso. Ho tenuto qualcuno tra le mie braccia per proteggerlo; mi sono fatto amici per l'eternità. Ho riso quando non era necessario, ho amato e sono stato riamato, ma sono stato anche respinto. Sono stato amato e non ho saputo ricambiare. Ho gridato e saltato per tante gioie, tante. Ho vissuto d'amore e fatto promesse di eternità, ma mi sono bruciato il cuore tante volte! Ho pianto ascoltando la musica o guardando le foto. Ho telefonato solo per ascoltare una voce. Io sono di nuovo innamorato di un sorriso. Ho di nuovo creduto di morire di nostalgia e… ho avuto paura di perdere qualcuno molto speciale (che ho finito per perdere)… ma sono sopravvissuto! E vivo ancora! E la vita, non mi stanca… E anche tu non dovrai stancartene. Vivi! È veramente buono battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione, perdere con classe e vincere osando, perchè il mondo appartiene a chi osa! La Vita è troppo bella per essere insignificante".

letture sparse, 4

Quando penso che Thomas è morto per me, mi pare di non riuscire a sopportarlo. Quando penso che non è più qui, e che non ci sarà mai più, non riesco a comprendere cosa significhi. Non avevo mai pensato alla morte, Non mi ero mai resa conto di quanto fosse irrevocabile. Non riesco a credere che non lo vedrò mai più su questa terra. Mi induce a credere nel paradiso e spero di poterlo incontrare là, e che saremo di nuovo Innamorati; Solo che questa volta non sarò sposata.
Sono sicura che quando mi libereranno, tutti capiranno che sono una persona migliore. Non sono stata messa alla prova come è successo al povero thomas, né torturata come lo è stato lui.
Ho ugualmente sofferto, nel mio sciocco modo. Ho sofferto pensando a lui e al nostro amore che gli è costato la vita. Ho sofferto pensando a lui che voleva mantenere il nostro segreto e che aveva paura per me. Mi manca. Sono ancora Innamorata di lui, anche se lui non è più di questo mondo e non può più essere innamorato di me. Sono ancora Innamorata di lui, sebbene sia morto, e mi manca come mancherebbe a ogni giovane donna nei primi mesi dopo la fine della sua storia d'amore.
Continuo a sperare di vederlo, poi ricordo che non lo rivedrò mai più. È Più doloroso di quanto avrei mai pensato.
--Philippa Gregory
''Perchè la vita non è una marcia o un flusso uniformi e ininterrotti. E' un insieme di storie, ciascuna con il suo intreccio, il suo inizio e il suo movimento verso la conclusione, ciascuna con il suo particolare movimento ritmico; ciascuna con la sua qualità irripetibile che la pervade tutta.''
John Dewey, L'ARTE COME ESPERIENZA.

sabato 26 maggio 2012

quando sarai lontana


Vorrei che tu avessi un nuovo ragazzo vorrei che ti trattasse bene che ti facesse sentire importante e che ti bolle il sangue nelle vene quando ti aspetterà sotto il portone per fare un giro, magari a cena mi piacerebbe che tu toccassi il cielo quando di notte ti bacia la schiena che ti parlasse dei suoi problemi e che non li tenesse tutti per sé come me vorrei vedervi magari sposati e che lui stesse sempre con te che non ti facesse incazzare mai che non dimentichi i compleanni che sia simpatico ai tuoi genitori e che li faccia diventare nonni ma quando un giorno sarai lontana e vedrai il cielo quando si colora pensami almeno per un momento pensami almeno per mezz'ora vorrei sapere come ti va, eh? ora che non stiamo più insieme che mi hanno detto che hai sofferto un po' che però ora stai bene certo, all'inizio tutto era pazzesco non smettevamo mai di stare a letto di combinarne di porcherie e guarda ora, chi l'avrebbe detto esco di casa alle tre di notte con quattro amici ce ne andiamo a caccia per rimediare un amore facile che il giorno dopo non ricordo la faccia ma quando un giorno sarai lontana e vedrai il cielo quando si colora pensami almeno per un momento pensami almeno per mezz'ora e quando son qui dentro il mio letto vuoto vorrei dormire e non è facile quando non sai se sia possibile innamorarsi e non lasciarsi mai poi quando un giorno sarai lontana e vedrai il cielo quando si colora pensami per un momento pensami almeno per mezz'ora ma quando un giorno sarai lontana e vedrai il cielo quando si colora pensami almeno per un momento pensami almeno per mezz'ora.

venerdì 25 maggio 2012

EROI

I veri eroi sono quelli che ogni giorno si alzano dal letto e affrontano la vita anche se gli hanno rubato i sogni e il futuro. Quelli che alzano la saracinesca di un bar o di un'officina, che vanno in un ufficio, in una fabbrica.
Che non lottano per la gloria o per la fama, ma per la sopravvivenza. Sono coraggiosi.
Gli eroi veri non stanno a cavallo.
(F. Volo)

...

Il passto è doloroso, lo senti il passato. Ce l'hai sempre lì...sulla pelle. Non parlo delle stupide storielle da quattro soldi o dell'amica che si è rivelata un'infame. Quella è la vita! Quello è solo tutto ciò cui sappiamo poter andare incontro quando ci relazioniamo con gli altri. Io parlo di un passato diverso...di una ferita profonda. Di un profumo, di una voce, di un paio di mani che ti fanno iniziare a tremare, che ti uccidono dentro sfiorandoti. Beh quel tipo di passato fa davvero male. E' un taglio netto, profondo quasi fino all'osso...uno di quelli che non si rimarginerà in un giorno di sole al mare con gli amici o il giorno del tuo matrimonio con la persona che ami. E' un taglio che purtroppo tante, troppe persone riapriranno non capendoti. E' un taglio che qualcuno apre su se stesso senza comprenderne la gravità e che qualcun altro apre schifosamente sugli altri senza rispetto, senza lasciare possibilità di scelta. E, in ogni caso, comunque tutto questo vada, sapete cosa rimane? Un dolore profondo che ti distrugge, un dolore che viene rievocato da profumi, voci e mani.

martedì 22 maggio 2012

letture sparse, 3

Cosa mi faceva preferire l'Amore degli umani a quello della mia Specie?
La sua essenza esclusiva e capricciosa? Le Anime offrivano amore e comprensione
a chiunque altra. Avevo bisogno di una sfida più difficile?
Questo Amore era complicato, privo di regole fisse: lo si poteva offrire in cambio di nulla,
come nel caso di Jamie, o conquistare con il tempo e con la fatica, come per Ian;
oppure era così Inaccessibile da spezzarti il cuore, come nel caso di Jared.
O forse, molto più semplicemente, era migliore?
Era una gamma di emozioni più ampia, che consentiva agli umani di odiare
con tanta furia, ma anche di amare con più passione, zelo e ardore?
Non sapevo perché lo avessi desiderato così disperatamente.
Sapevo soltanto che, ora che lo possedevo, valeva tutti i Rischi e le sofferenze
che avevo affrontato.
Era meglio di quanto immaginassi. Era Tutto.
Stephenie Meyer dal libro L'Ospite

letture sparse, 2

Mentire agli amici è come mentire a se stessi. E' inutile mentire agli estranei. Se ne fregano. Ogni bugia è un regalo, ed è inutile regalare a un estraneo la parte migliore di te, perchè inventata. Non sa che farsene.

[...]
 
 Il giorno dopo è sempre così. Il giorno dopo qualsiasi cosa. Un anno bisestile, una passione non corrisposta, una sbornia di liquore dolce. Non riesci ad abituarti all'idea di essere già al giorno dopo. Ti ritrovi nel tuo primo pomeriggio del tuo primo di gennaio a metà novembre e ti accorgi di essere stonato, perchè fuori tempo. Per gli altri è un giorno come un altro. Per te, è un giorno come te. Sei in ritardo. Non sei ancora uscito da ieri ed è già domani, anche se gli altri lo chiamano oggi.


"Il vizio dell'agnello", AGP

lunedì 21 maggio 2012

La storia della matita

Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo la lettera. A un certo punto, le domandò:
“Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me. ”
La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote:
“È vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto. ”
Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunché di speciale.
“Me è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita! ”
“Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell'esistenza sarai sempre una persona in pace col mondo.
“Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. 'Dio': ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà.
“Seconda qualità, di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. È un'azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore.
“Terza qualità: il tratto della matita ci permette si usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un'azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia.
“Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro te.
“Ecco la quinta qualità della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione. ”

venerdì 18 maggio 2012

...Sembra ieri...eppure mi hai cambiato la vita!

Estranei.......a partire da ieri.

Io ho sbagliato. Io ho sbagliato perchè quando mi hai chiesto se avrei potuto perdonarti ti ho detto che lo avevo già fatto. Io ho sbagliato perchè adesso non mi sento in diritto di odiarti! Ma è così. Tutto quello che provo in questo preciso istante sono una serie di sentimenti che mi destabilizzano, mi trucidano. Avrei dovuto dirti che NO, NON TI PERDONO, perchè io non permetto di giocare col mio cuore, io non ti perdono perchè quel mio cuore che ho tanto protetto dagli altri tu l'hai via strappato a morsi. Tu mi stai distruggendo. E non c'è giorno che passi senza che io corroda al pensiero di te. Sento un peso dentro. Sento un magone che mi spinge giù e che si rifà sentire in ogni piccolo attimo di felicità. E in quell'attimo di felicità, appena preso il volo, mi rischianta al suolosenza pietà...quasi la felicità non mi fosse dovuta. Perchè? Perchè mi fai questo? Perchè non entri semplicemente a far parte del mio passato come i tanti brutti vecchi ricordi? Perchè continui a ripresentarti distruggendo il mio SERENO presente? PERCHE' HO PERDONATO E RIMOSSO IL PEGGIO MA NON RIESCO A PERDONARE E RIMUOVERE TE??


giovedì 17 maggio 2012

Somebody that i used to know



Now and then I think of when we were together
Like when you said you felt so happy you could die
Told myself that you were right for me
But felt so lonely in your company
But that was love and it’s an ache I still remember

You can get addicted to a certain kind of sadness
Like resignation to the end
Always the end
So when we found that we could not make sense
Well you said that we would still be friends
But I’ll admit that I was glad that it was over

But you didn’t have to cut me off
Make out like it never happened
And that we were nothing
And I don’t even need your love
But you treat me like a stranger
And that feels so rough
You didn’t have to stoop so low
Have your friends collect your records
And then change your number
I guess that I don’t need that though
Now you’re just somebody that I used to know

Now and then I think of all the times you screwed me over
But had me believing it was always something that I’d done
And I don’t wanna live that way
Reading into every word you say
You said that you could let it go
And I wouldn’t catch you hung up on somebody that you used to know…

But you didn’t have to cut me off
Make out like it never happened
And that we were nothing
And I don’t even need your love
But you treat me like a stranger
And that feels so rough
You didn’t have to stoop so low
Have your friends collect your records
And then change your number
I guess that I don’t need that though
Now you’re just somebody that I used to know

I used to know
That I used to know



Di quando in quando penso a quando stavamo insieme
Come a quando hai detto che eri così felice che saresti potuta morire
Ho detto a me stesso che eri giusta per me
Ma mi sentivo così solo in tua compagnia
Ma quello era amore ed è un dolore che ricordo ancora
Si può diventare dipendenti da tale tipo di tristezza
Come la rassegnazione alla fine, sempre alla fine
Perciò quando abbiamo scoperto che no avremmo potuto avere un senso
Beh, hai detto che saremmo potuti essere ancora amici
Ma ammetterò che ero contento che fosse finitaMa non dovevi tagliarmi fuori
Far finta che non fosse mai successo e che noi non fossimo stati niente
Non mi serve neppure il tuo amore
Ma tu mi tratti come un estraneo e sembra così brutale
No, non dovevi abbassarti a tanto
Lasciare che i tuoi amici collezionino i tuoi messaggi [vocali] e poi cambiare numero
Credo di non aver bisogno di questo, anche se
Adesso sei solo qualcuno che un tempo conoscevo

Adesso sei solo qualcuno che un tempo conoscevo
Adesso sei solo qualcuno che un tempo conoscevo

[Kimbra:]
Di quando in quando penso a tutte le volte che mi hai fregato
Ma mi hai fatto credere che era sempre qualcosa che avevo fatto io
Ma non voglio vivere così
Leggendo tra le righe di ogni parola che pronunci
Hai detto che avresti potuto lasciar perdere
"E che non ti avrei beccato ad impazzire per qualcuno che un tempo conoscevi"

[Gotye:]
Ma non dovevi tagliarmi fuori
Far finta che non fosse mai successo e che noi non fossimo stati niente
Non mi serve neppure il tuo amore
Ma tu mi tratti come un estraneo e sembra così brutale
No, non dovevi abbassarti a tanto
Lasciare che i tuoi amici collezionino i tuoi messaggi [vocali] e poi cambiare numero
Credo di non aver bisogno di questo, anche se
Adesso sei solo qualcuno che un tempo conoscevo

[x2]
Qualcuno
(che un tempo conoscevo)
Qualcuno
(Adesso sei solo qualcuno che un tempo conoscevo)

(che un tempo conoscevo)
(che un tempo conoscevo)

Tu non sei l'eccezione. Tu sei la regola. E la regola dice che se un uomo non ti chiama, è perchè non vuole chiamarti. Se ti tratta come se non gliene fregasse un cazzo, è perchè non gliene frega un cazzo. Se ti tradisce, è perchè non gli piaci abbastanza.Non esistono uomini spaventati, confusi, disillusi. Non esistono uomini tragicamente segnati dalle passate esperienze, bisognosi d'aiuto, bisognosi di tempo. Gli uomini si dividono in due categorie soltanto: Quelli che ti vogliono. E Quelli che non ti vogliono. Tutto il resto è una scusa.Al bando quelli che ti costringono ad aspettare ore accanto ad un telefono che non suona. Non hanno perso il tuo numero. Non hanno investito un cane. Non hanno appena scoperto di avere un tumore alla prostata. Probabilmente sono al telefono con un'altra. Non consumare le tue belle scarpe nuove (e neppure quelle vecchie) per correre dietro un uomo che non ti vuole. Usale, piuttosto, per prenderlo a calci in culo. Impara l'arte dell'essere donna. Impara l'arte di ottenere dagli uomini quello che desideri, non sbattendo i piedini, ma facendogli credere che siano stati loro a decidere.
Impara a scegliere, invece che essere scelta.

letture sparse, 1

E intanto ripensi a quell’estate, che avevi così accuratamente dimenticato riponendola in una cantina sulla quale avevi posato un pesante coperchio. E ora quel coperchio, come per magia, si è mosso, è slittato aprendo una fessura
 
[...]

Nel tuo intimo sai bene che non ha nessun senso, perché potresti anche ingiuriarlo, maledirlo: ma, là dove si trova, lui sta ridendo delle tue maledizioni. Si trova già in un luogo di maledetti, lo hai sempre saputo, e ora sta ridendo di te che vorresti augurargli l’inferno; lui è a suo perfetto agio in un luogo che si è andato preparando per tutta la sua vita, una vita fatta di negazione e di sperpero, impiegata a pensare male di se stesso e degli altri, tutta dedicata a tentare e a tentarsi. E sai anche che ora ti sta tentando. Il suo invito, subdolo e maligno, è a suo modo una sfida, una tentazione.

[...]

non sei più giovane, non sei più una ragazza. Si sorrise ancora. Pensò: sei una donna con una storia. Ma com’era questa storia? Che cosa avrebbe scritto se avesse dovuto scrivere la sua storia? Il problema era da dove cominciare. Dove comincia una storia? Pensò che le storie non cominciano, le storie accadono e non hanno un principio.
 
Antonio TABUCCHI, l’Angelo Nero

martedì 15 maggio 2012

Lettera

“Volevo scriverti, non per sapere come stai tu, ma per sapere come si sta senza di me. Io non sono mai stata senza di me e quindi non lo so. Vorrei sapere cosa si prova a non avere me che mi preoccupo di sapere se va tutto bene, a non sentirmi ridere, a non sentirmi canticchiare canzoni stupide, a non sentirmi parlare, a non sentirmi sbraitare quando mi arrabbio, a non avere me con cui sfogarsi per le cose che non vanno, a non avermi pronta li a fare qualsiasi cosa per farti stare bene. Forse si sta meglio, o forse no. però mi e venuto il dubbio e vorrei anche sapere se ogni tanto questo dubbio è venuto anche a te. Perchè sai, io a volte me lo chiedo come si sta senza di te, poi però preferisco non rispondere che tanto va bene così.”

un sorriso di ritorno per rispondere a un sorriso
bastava
uno spazio condiviso ma nessun altare d’oro
bastava
nella stanza di un albergo d’Europa si potrebbe andare avanti a parlare o si gioca
o scambiamoci uno schiaffo di pace
vince il primo che si arrende, si offende lo dice
come ci siamo arrivati a volerci così tanto male non so
come ci siamo permessi di dirci che ognuno fa quello che può
una camminata in centro in un pomeriggio bianco
bastava
prevedere il tuo fastidio, fare i conti sopra l’odio
bastava
fare a meno delle buone maniere che confondono e rubano spazio e spessore
e buttarci sotto l’acqua gelata e accettare che davvero è acqua passata
come ci siamo arrivati a volerci così tanto male non so
come ci siamo permessi di dirci che ognuno fa quello che può
come ci siamo ridotti io e te
come ci siamo permessi di dirci che ognuno fa il meglio per se
bastava
dire tutto anche se poco quello che capisci dopo
bastava
masticare le parole, rimanere in verticale
bastava
questa notte mi apre gli occhi e ci guarda, vede povere carezze di guerra
questa notte mi apre gli occhi e ci guarda, vede lacrime d’argento cadere per terra
come ci siamo arrivati a volerci così tanto male non so
come ci siamo permessi dirci che ognuno fa quello che può
(bastava)
che fa quello che può
(bastava)

lunedì 14 maggio 2012

Oggi, un bimbo mi chiede: "Ma il cuore sta sempre nello stesso posto, oppure, ogni tanto, si sposta? Va a destra e a sinistra?".

Io: "No, il cuore resta sempre nello stesso posto. A sinistra .. "

Ed intanto penso...
..Poi, un giorno, crescerai. Ed allora capirai che il cuore vive in mille posti diversi, senza abitare, davvero, nessun luogo.
Ti sale in gola, quando sei emozionato. O precipita nello stomaco, quando hai paura, o sei ferito.
Ci sono volte in cui accelera i suoi battiti, e sembra volerti uscire dal petto. Altre volte, invece, fa cambio col cervello.
Crescendo, imparerai a prendere il tuo cuore per posarlo in altre mani. E, il più delle volte, ti tornerà indietro un po' ammaccato. Ma tu non preoccupartene. Sarà bello uguale. O, forse, sarà più bello ancora. Questo, però, lo capirai solo dopo molto, molto tempo.
Ci saranno giorni in cui crederai di non averlo più, un cuore. Di averlo perso. E ti affannerai a cercarlo in un ricordo, in un profumo, nello sguardo di un passante, nelle vecchie tasche di un cappotto malandato.
Poi, ci sarà un altro giorno..... Un giorno un po' diverso..... Un po' speciale..... Un po' importante.... Quel giorno, capirai che non tutti hanno un cuore.

BENE SE TI STA BENE



Bene se ti sta bene
Sta bene pure a me
Questa nebbia intorno

Magari è pure meglio
Fare anche finta che
Sia tutto uno sbaglio

E credere che siamo incompatibili
Che non potrebbe andare
Convincersi che è meglio non vedersi
Perché forse si sta male

Illudersi
Poi perdersi

Non devi niente ed io non devo a te
E allora resti tutto lì com'è
Facciamo finta da domani
Che va tutto quanto bene

Perché sperare sai che cosa fa
Frantuma la mia sensibilità
Ed anche il cuore adesso implora
Di evitare ogni dolore

Bene se ti sta bene
Sta bene pure a me
Questo velo agli occhi

Prenderò ciò che viene
E non ripeterò
Quei discorsi vecchi

In cui cercavo di farti capire
Quanto io fossi speciale
Fingendo che bastasse stare bene
Per parlare già d'amore

Illudersi
Poi perdersi

Non devi niente ed io non devo a te
E allora resti tutto lì com'è
Facciamo finta da domani
Che va tutto quanto bene

Perché sperare sai che cosa fa
Fa a pezzi la mia sensibilità
Ed anche il cuore adesso implora
Di evitare ogni dolore

...Ogni dolore...


TE LO DICO SOTTOVOCE: AMO TE!

Forse

Ricomincia il classico periodo esami, ricomincia lo stress, ricomincia l'ansia, ricomincia a non bastare mai il tempo...
Devo stare tranquilla. Infondo tutto andrà bene! E allora perchè sono così nervosa? Forse non riesco a stare dietro a tutte queste cose. Forse sto cercando di tenere sotto controllo la mia vita? Forse non ci riesco? Inizia un periodo nero e forse non vedo l'ora che finisca o forse no. Forse.

domenica 13 maggio 2012

...senza riserva!




Mi sorprende ritrovarti
sulle scale quando torno a casa
sorpreso di vedermi
come se fosse la prima volta
e racconto senza freni
le mie gioie e i miei dolori
e tu mi sorridi
e condividi tutto con me
io ti regalerò ogni singolo
risveglio la mattina
e poi lascerò i capelli
scivolarmi fra le dita
ti regalerò ogni singola carezza
quando è sera
ho imparato già
ad amarti senza più riserva alcuna.
Mi sorprendo ad immaginarti
sulla porta quando torno a casa
ansiosa di vederti e di scrutare
ogni tua movenza
e parlarti senza sosta
dei miei ottimi propositi
nella vita e soprattutto verso te
io ti regalerò ogni singolo
risveglio la mattina
e poi lascerò i capelli
scivolarmi fra le dita
ti regalerò ogni singola carezza
quando è sera
ho imparato già
ad amarti senza più riserva alcuna.
io ti regalerò
io ti regalerò ogni singolo
risveglio la mattina
e poi lascerò i capelli
scivolarmi fra le dita
ti regalerò ogni singola carezza
quando è sera
ho imparato già
ad amarti senza più riserva alcuna…
senza più riserva alcuna.

venerdì 11 maggio 2012

HOME SWEET HOME

Rieccomi a casa. Ritorna la vecchia vita. Rieccomi tra le braccia dell'uomo che amo...lontano da tutti i miei affetti. A volte bisogna scegliere. E scegliere è brutto! Scegliere  è doloroso. Scegliere FA CRESCERE.
Scegliere è una scelta già da sè, scegliere. Io ho scelto e so di aver scelto bene. Ma davvero non ce l'ho fatta a trattenere le lacrime guardando la mia nipotina che mi salutava dal vetro della finestra. A pensarci ancora mi si frantuma il cuore e io cerco continuamente di riunire i pezzi... ma i vasi, una volta rotti, non torneranno mai come prima, neanche se riparati dai migliori artigiani!

mercoledì 9 maggio 2012

Poche ore a una nuova partenza, stavolta la mia. Non sara' facile. Non sara' facile per niente salutare la mia dolce nipotina, lasciar andare il suo sorriso. Non sara' facile salutare una cognata che e' diventata come una sorella, una cognata che come me ha dovuto crescere troppo in fretta per cause di forza maggiore. Cosi' le chiamano. Scelte o no, volute o no, la forza della vita che ti travolge e ti spinge e' una causa di forza maggiore. Tu non la vuoi veramente: arriva e basta. Poi ti si prospettano due possibilita': una vita come quella che desideravi, accanto all'uomo che ami, con una famiglia meraviglioa o una vita scelta dal caso, una vita che devi accettare. Grazie a Dio a me e' capitata la prima. Ma le cose sono dure per tutti: io non voglio ripartire. Non voglio lasciare una nipotina che amo alla follia. Vorrei averla vicina vicina, vederla crescere. Perche' il futuro porta tanto dolore?

martedì 8 maggio 2012

Tre cose sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini.

scelte.

Ho eliminato diverse persone dalla mia vita. Persone che credevo essenziali x me, persone fatte di mille promesse e neanche un'azione. E piu passa il tempo piu mi accorgo di aver soltanto preso la decisione migliore.

Ma i miei sogni sono lucciole brillanti e vive,
leggere e svolazzanti,
in una gabbia trasparente.
Una trama di cristallo,
costruita ad arte da me stesso
ad ogni disillusione.
Ormai non ci sperano più di uscire e volare
ciò nonostante brillano tanto
e dalla gabbia la luce si vede,
e sembra materializzarsi il momento in cui
mani innocenti del bambino che fui
le lasceranno libere nel blu.
E dunque brillano più forte
soprattutto in certe notti in cui la luna è piccola
o nera e l’aria è fredda
come in questa d’un inverno rigido e indifferente…
Hai un cervello in testa. E piedi nelle tue scarpe. Sei in grado di puntare in ogni direzione che scegli. Sei da solo. E sai quello di cui sei capace. Sei Tu che deciderai dove andare.

lunedì 7 maggio 2012

Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice.

NESSUNO SA.

Quando vivi la tua vita e percorri la tua strada tutti hanno da dire qualcosa. Ma nessuno sa. Nessuno sa cosa stai passando. Nessuno sa quanti sacrifici stai facendo per costruire il tuo futuro. Sono tutti migliori di te. Sono tutti piu' grandi, piu' in gamba, piu' preparati. Ma le cose si dimostrano! LE COSE SI DIMOSTRANO, amici cari, e come voi ci sono anche persone come NOI che si sacrificano, piangono e stringono i denti per costruire tutto quello che voi siete solo capaci di dire. STATE A VEDERE.

domenica 6 maggio 2012


Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto: a essere contento senza motivo, a essere sempre occupato con qualche cosa, e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera.
Paulo Coelho.

mercoledì 2 maggio 2012

ODE ALLA VITA

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

Pablo Neruda.

La vita: un regalo.

Sono troppo convinta che la vita sia bella anche quando è brutta, che nascere sia il miracolo dei miracoli, vivere: il regalo dei regali. Anche se si tratta d’un regalo molto complicato... molto faticoso... a volte doloroso.
(Oriana Fallaci)

martedì 1 maggio 2012

SI VIENE E SI VA


Di solito sai quando qualcuno viene a trovarti…sai quando proverai tutte quelle emozioni che non provi da tempo per via della lontananza tra te e le persone a te più care…ma quando tutto questo avviene inaspettatamente il cuore è inondato da un flusso continuo di sensazioni che ti rendono felice, fragile, isterica, eccitata, nervosa. Quando qualcuno viene a trovarti, qualcuno che non vedi da tempo e che ti manca più del sole nei giorni di pioggia o dell’acqua nei giorni di arsura in piena estate, allora capisci che c’è qualcosa di peggio della mancanza: la partenza.
Qualcuno starà pensando che tanto tutto è temporaneo, anche ciò che è stato creato da Dio prima o poi arriva a compimento: la giornata, le stagioni o la vita. Tutto, volto al termine, si rigenera in cosa nuova: un’altra giornata, l’estate dopo la primavera. Ma a volte il passato, quel passato che ti ha reso ciò che sei, quel passato che ti ha insegnato tanto su ciò che il mondo ti offre, sul miracolo della vita che stai vivendo, sulle persone che ti circondano, è difficile da lasciare andare. Vorremmo tenerlo stretto a noi come se fosse la nostra guida, come se potesse insegnarci a vivere. Vorremmo portarlo in tutte le nuove esperienze che ci si presentano.
Quando cammini in una città completamente nuova, in una città che non è la tua città ma dovrai farcela diventare, capisci che il passato, anche se felice, fa male. Fa male. Ti toglie la forza di affrontare la nuova realtà che devi vivere. Niente sarà mai come ciò che hai lasciato…magari è tutto migliore! Ma noi uomini abbiamo un corpo solo, con una testa sola e principalmente un cuore soltanto. Francamente non credo che quell’unico solo cuore che già sorregge il peso di gran parte della nostra esistenza possa essere anche scisso, frantumato. In quel cuore non c’è spazio per due vite intere, per la vita nel posto dove devi essere e quella nel posto in cui vuoi essere. Non c’è spazio per tenere intatto il ricordo.
Allora ci provi. Tu ci provi a farci stare tutto, a dividerlo, a economizzare gli spazi. Ma forse quell’unico maledetto cuore lo spazio per tutto non ce l’ha. E allora? Come si fa a scegliere tra la vecchia e la nuova vita?