giovedì 23 agosto 2012
lunedì 20 agosto 2012
domenica 19 agosto 2012
LA MACCHIA NERA
Una volta, un maestro fece una macchiolina nera nel centro di un bel foglio di carta bianco e poi lo mostrò agli allievi.
“Che cosa vedete?”, chiese.
“Una macchia nera!”, risposero in coro.
“Avete visto tutti la macchia nera che è piccola piccola”, ribatté il maestro, “e nessuno ha visto il grande foglio bianco”.
“Che cosa vedete?”, chiese.
“Una macchia nera!”, risposero in coro.
“Avete visto tutti la macchia nera che è piccola piccola”, ribatté il maestro, “e nessuno ha visto il grande foglio bianco”.
La vita è una serie di momenti: il vero successo sta nel viverli
tutti. Non rischiare di perdere il grande foglio bianco per inseguire
una macchiolina nera.Perché il grande foglio bianco è la tua isola, ed è
proprio davanti a te!
Così sono gli uomini: capaci solo di vedere le macchie nere, non sanno riconoscere l’immenso foglio bianco che è la loro vita. Tutti noi dovremmo essere, invece, consapevoli, che, nonostante le macchie nere della nostra esistenza, c’è, anche se nascosto, un bel foglio bianco, simbolo della vita, che vale sempre la pena di essere vissuta.
Così sono gli uomini: capaci solo di vedere le macchie nere, non sanno riconoscere l’immenso foglio bianco che è la loro vita. Tutti noi dovremmo essere, invece, consapevoli, che, nonostante le macchie nere della nostra esistenza, c’è, anche se nascosto, un bel foglio bianco, simbolo della vita, che vale sempre la pena di essere vissuta.
lunedì 13 agosto 2012
Ai miei amici, quelli di sempre.
Ci sono giorni in cui mi mancate troppo. Ci sono giorni in cui mi sento vuota senza di voi, in cui mi sento morire. Ho dovuto lasciare il letto e venire a scrivere per lenire il dolore. Vorrei condividere con voi gli attimi di felicità che la vita ci sta donando. E sarebbero attimi dolcissimi se non fossero alternati ad amare lacrime di assenza. Vorrei poter rivedere i vostri sorrisi, così familiari, così belli, così...vostri. Li ho cercati. Ho cercato dei sorrisi come i vostri, degli abbracci come i vostri, ma non ce ne sono. Ho provato a colmare il vuoto cercando di sostituirvi ma niente sostituisce quell'amicizia nata di notte su un muretto o una famiglia che ti accoglie come se ne avessi sempre fatto parte. Ho provato a fare finta che tutta questa distanza per me non conti, ho cercato di sentirvi ugualmente vicini...ma per me che sono qui, sola, non è poi così semplice. Ho stampata in faccia quell'espressione da "sto bene" che solo voi riconoscereste falsa. Sorrido, sorrido sempre. Sorrido perchè tutti dicono che quando sorrido sono più bella. E solo voi mi guardereste negli occhi e riconoscereste quanto dolore porto dietro questo sorriso. Mi sforzo, mi ripeto che va tutto bene, che i nostri sacrifici sono ripagati. Mi rendo conto che un lavoro sicuro che ci garantisca un futuro solido è già di per sè un buon motivo per rimanere. Stringo i denti. Ma ci sono quegli attimi amari in cui vorrei solo iniziare a correre veloce fino a svenire, fino a spegnermi, fino a dover rimanere stesa per terra per potermi fare una ragione del fatto che non basta attraversare la strada per vedervi. Non ci riesco. Non riesco a farmene una ragione. Non riesco a rassegnarmi all'idea di non poter essere lì con voi sulle foto al mare, di non potervi far vedere le mie treccine, di non potervi sostenere nei periodi difficili o condividere i momenti felici. Mi sento morire. Ci sono attimi in cui mi manca il fiato, non riesco a respirare. Sento un forte peso sul cuore, e non è un peso metaforico. E' come se tutto questo mi stesse schiacciando. Rieccolo. Ecco di nuovo quel peso che mi fa mancare le parole e fa sgorgare le lacrime. Mi soffocano. Mi ci vuole sempre un po' per riprendermi, pensare che in fondo è così che deve andare, che va tutto bene. Capire che non posso vestirmi, prendere la borsa e venire da voi. Capire che non basta. E' passato già un anno ed è un tormento, non c'è giorno che passa con la rassegnazione della vostra assenza. O della mia. Non so per quanto ancora riuscirò a resistere, riuscirò a sorridere. Intanto, per favore, tenetemi nelle vostre preghiere. Ne ho un infinito bisogno.
Dal web
Ci
si mette un sacco di impegno per tenersi vicino cose pessime che
sembrano buone e indispensabili, con un alto prezzo da pagare e poca
soddisfazione.
In realtà basterebbe pensare che le cose buone sono
quelle che restano, che non richiedono fatica, che non si nutrono di
rabbia e che quando sei triste appaiono davanti ai tuoi occhi a
riportarti il sole.
venerdì 10 agosto 2012
E' CADUTA UNA STELLA
“È caduta una stella tutto si avvererà
la coperta è gelata è l’estate che va …
ma è caduta una stella e tutto si avvererà
con le dita provo a toccare tutti i sogni che fai ”
la coperta è gelata è l’estate che va …
ma è caduta una stella e tutto si avvererà
con le dita provo a toccare tutti i sogni che fai ”
-Luca Carboni
GRAZIE PER QUELLA VOLTA, Confessioni di una donna difettosa
Non si sa perché, ma dal giorno in cui abbiamo offerto quella maledetta
mela ad Adamo per movimentare la "paradisiaca" vacanza, la colpa è
essenzialmente sempre nostra.
-Serena Dandini
lunedì 6 agosto 2012
IL QUADRO MAI DIPINTO
"In
un’altra vita ti dissi che a volte il vero coraggio è quello di restare
e non quello di andare. Oggi ti dico che c’è sempre un motivo valido
per andare, come per restare. E’ la parte che prevale che fa la
differenza. Quando te ne vai, però, anche se non lo sai, senza sprecare
inutili parole, fai una promessa silenziosa. La promessa che siccome hai
scelto di andartene non tornerai."
Massimo Bisotti
sabato 4 agosto 2012
IO SAREI RIMASTO.
"Il suo sbaglio più grande fu quello di non rincorrermi, quando mi allontanai , perché in passato aveva già rincorso qualcun altro..se l' avesse fatto, io.. sarei rimasto.."
venerdì 3 agosto 2012
giovedì 2 agosto 2012
BUONANOTTE
Ci sono notti che perdo la strada, sono quelle notti che mi rimetto in
gioco, sono notti dove piangere o ridere non ha alcuna differenza, sono
le mie notti contro tutto e tutti, sono le notti senza paura senza pietà
dove corro veloce senza rispetto per i limiti, sono notti che nascono
così, sono notti che presentano sempre lo stesso conto, quell'amaro in
bocca. La mattina è un profumo misterioso sulla pelle, qualcosa che al
risveglio non puoi ricordare un profumo proibito di vita che soffia per
notte per poi scomparire e mischiarsi a quello dei giorni tutti uguali
in confezioni perfette da sette che se poi non ne apri una quasi non te
ne accorgi. Sono queste notti che ci ricordano di essere vivi sono
queste le notti di quelli che dormono giorni sognando notti migliori.
Buonanotte
E' STATA UNA VERTIGINE
Potrei discutere con te di mille cose ma non di questa, non di chi sei tu per me, chi sono io per te. Ho paura di quello che potresti dirmi, di come me lo diresti, dell'espressione del tuo viso mentre me lo dici, del movimento delle tue mani; del rumore che farebbero le punte delle tue scarpe sfregate per terra mentre cerchi di dirmi qualcosa dandoti il tempo per dire la cosa che ti sembrerà giusta. Mentre io sto lì a struggermi chiedendomi se quello che stai per dirmi sarà la verità, una verità, o semplicemente qualcosa che ti levi dall'imbarazzo. Ho paura che potresti trovare il coraggio di chiedermi tu qualcosa: potresti, per esempio farmi la stessa domanda di tua madre: perché te ne sei andato? Non so se potrei dirti "per troppo amore" senza provare vergogna. Ho paura di sentirti dire: "Che figlio di puttana".
Maurizio Maggiani, È stata una vertigine
VALERIANA
Valeriana. Ecco la mia nuova esperienza di oggi. Avere un attacco di nervosismo che porta un attacco di vomito che fa credere a tua zia che tu sia incinta e che la porta a spingerti/trascinarti alla prima farmacia di strada dove ti danno della valeriana.
Valeriana. Mi è sempre sembrato il nome adatto a una droga.
-Mi dica, signorina: è particolarmente stressata?
-No, sono nervosa perchè ho una splendida vita e ho vomitato pure l'anima così, giusto per fare qualcosa di diverso. Direi di si, testa di cazzo di un farmacista!
Valeriana.
Poi a lavoro.
Poi vai a prendere tuo marito al lavoro, lui ti guarda e dice di vederti particolarmente pallida. Allora non gli dici nulla. Non gli dici che hai terribilmente voglia di andare in stazione e buttarti sotto il primo treno di passaggio. Non importa dove vada, non importa che treno sia. Importa solo che per una volta tu possa scegliere di mandare tutto e tutti a fanculo, di non dover fare l'osso duro e cercare di risolvere le cose da sola e poter fare finalmente un pianto liberatorio. L'ultimo pianto e poi via.
Invece no. Tu a quel marito che cerca di amarti come può e come sa dici che va tutto bene, che forse è solo un po' di stanchezza. Lui ti guarda con aria torva, non convinto, e tu che le bugie non hai saputo mai raccontargliele davvero gli sorridi cercando di convincerlo. E forse ci riesci.
Valeriana. Chissà perchè mi sembra che non faccia effetto. O almeno non l'effetto che vorrei.
Dovrebbero inventarlo un farmaco che ti faccia venire un po' di voglia di vivere. Dovrebbero inventare una terapia per i poveri sfigati come me che invece di imparare dal passato, per colpa di questo si indeboliscono.
Mi sento esplodere.
mercoledì 1 agosto 2012
E' STATA UNA VERTIGINE
Dimmi se ti può bastare. Non dico saziarti, riempirti la vita e colmarti il destino. Dico: bastarti per tirare avanti senza ammalarti di abbandono. Forse, ma solo a essere degli eroi, degli eroici anacoreti gonfi di santità. Che non è il caso del qui presente. Il quale si sarebbe ammalato di certo, e forse peggio che ammalato, se non fosse arrivata la vertigine. La vertigine tra me e lei. Giù in strada nel circo che adesso abbiamo aperto. Il nostro circo, il nostro numero, la nostra vertigine; la leggendaria quarta dimensione dove lei c'è per sempre, e io sono sempre per lei e lei per me. Tra quaggiù e lassù, tra l'asfalto di via Oberdan e il cielo infinito sopra l'asfalto. Abbiamo imparato tutti e due assieme. Non c'è stato un momento che io lo sapevo fare elei no, e nemmeno il contrario; lo sappiamo fare solo io e lei e l'uno senza l'altro farebbe bene a non provarcisi neppure.
Arrivi tu.
Certe offese non feriscono, certi abbracci non coinvolgono, certi
sorrisi non rallegrano, e una mano sopra un’altra non significa nulla…
Certo, dipende di chi è la mano in questione. Ecco perché questo tocco,
leggero e delicato, brucia.
Dorotea De Spirito, Angel
Dorotea De Spirito, Angel
Iscriviti a:
Post (Atom)