martedì 29 gennaio 2013


San Josemaría Escrivà de Balaguer

"Piangi? Non vergognartene. Piangi: sì, anche gli uomini piangono, come te, nella solitudine e davanti a Dio. Di notte, dice il re Davide, irrorerò di lacrime il mio letto. Con queste lacrime, ardenti e virili, puoi purificare il tuo passato e soprannaturalizzare la tua vita attuale."
 
 

lunedì 28 gennaio 2013

La vita al contrario, Woody Allen

"Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così il trauma è bello che superato. Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno. Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio. Col passare del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono. Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro. Lavori quarant’anni finché non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa. Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare. Poi inizi la scuola, giochi con gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finché non sei bebè. Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene. Gli ultimi nove mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i coglioni. E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo”

venerdì 25 gennaio 2013

LA MIA STRANA VERITA'



Vivo a una distanza siderale
da quell'essere normale
che appartiene solo a chi
non si meraviglia più di un
fiore o di un tocco di colore
e si pone limiti
io sono a metà di quel che
vedi e se adesso non ci
credi, lascia perdere perchè
se mi dici adesso che mi
ami, poi mi tremano le
mani, quindi vorrei dirti che

Io sono pane, terra lame
e un biscottino
ali di farfalla dentro
un giardino
tuono, vita, suono e marchingegno
letto, sonno, sogno però
m'impegno
e canto qualche volta,
diciamo spesso
mi alzo sempre presto,
ma quando posso
resto nel mio letto che è
come un prato
faccio grandi sogni, ma
se ho mangiato.

Se mi dici io ti do la luna,
metto tutto giù in cantina
per far spazio solo a lei
se vuoi darmi la felicità, io
capisco eternità, quindi non
mentirmi mai
il disordine è la mia famiglia,
meglio chi mi rassomiglia,
altrimenti sono guai
ho un olfatto quasi da
tartufo, già lo vedo che
sei stufo ma è così e se tu
mi vuoi

Io sono pane, terra lame
e un biscottino
ali di farfalla dentro
un giardino
tuono, vita, suono e marchingegno
letto, sonno, sogno però
m'impegno
e canto qualche volta,
diciamo spesso
mi alzo sempre presto,
ma quando posso
resto nel mio letto che è
come un prato
faccio grandi sogni, ma
se ho mangiato.

Io sono neve che si scioglie
al sole se mi chiami amore
e frase di una semplice
poesia
io sono pane, terra, vita,
stella, suono, sogno, lampo,
e tuono la mia strana verità.


Un omaggio per te, MIA ROCCIA <3
e ho iniziato a fumare
per sentirmi più grande
non è bello sapere
di nn poterlo sembrare
e ho iniziato a pensare
di escludere il cuore
ma sai,duri si nasce
e non lo puoi diventare
a volte ho l'impressione di non essere abbastanza
ma è cosi che va tra le foglie alzate al vento
quando credi di esser solo con un deserto dentro
e non smetti di stringere le le mani che si chiudono.
e poi è cosi che va e non sai più che cosa dire
mentre il tempo passa sulle frasi da scordare
e poi è cosi che va tra le righe di un quaderno
regalato e poi scordato nel fondo di un cassetto...
e ho iniziato a cambiare le opinioni
e ho confuso l'essere con l'apparire
ho sprecato il vantaggio di un sogno
che ho realizzato e fatto scappare
potessi vivere di libertà e campi di grano
di sogni sfumati da cortine di oro
potessi vivere senza incertezze
dove sotto ogni arco c'è sempre un tesoro
vorrei tenermi stretto al mio centro
e non rimbalzare fuggendo di schiena
vorrei una vita più vera
vorrei caderci inghiottito dentro
e poi è cosi che va e non sai più che cosa dire
mentre il tempo passa sulle frasi da scordare
e poi è cosi che va tra le righe di un quaderno
regalato e poi scordato nel fondo di un cassetto...
e poi è cosi che va e non sai più che cosa dire
mentre il tempo passa sulle frasi da scordare
e poi è cosi che va tra le righe di un quaderno
regalato e poi scordato nel fondo di un cassetto...

                                 
                                          M. <

 

domenica 13 gennaio 2013

VENUTO AL MONDO. pg20 bis

<<Vafanculo, Gemma!>> dice Gojko. Sorrido, ritrovo il suono di quella effe che manca. Riconosco l'ironia beffarda, quella che dopo una sbronza tira il calcio alla commozione, incita alla risata. Mi bacia, mi stringe di nuovo, mi imprigiona il respiro. Sento il lino della camicia, il calore del corpo emozionato che palpita. Sento che mi sente le ossa. Mi attraversa la schiena come un cieco, contandomi le vertebre con quelle mani bollenti. Ora riconosco l'odore, di collo, di sudore tra i capelli, di certe case con le tovagli eincerate e barattoli di ciliegie bianche immerse nella grappa, di certi uffici dove i posacenere colmi prendono fuoco e le macchine per le fotocopie sono sempre rotte, vanno avanti a calci, a fortuna.
E' un nodo che sale e poi scende. Con un colpo di coda, di orgoglio.

VENUTO AL MONDO. pg 20

Sulla destra c'è un bar con un bancone circolare, i tavolini alti dove la gente consuma e fume in piedi. Un uomo si stacca dal bancone e viene verso di me. Non sono sicura di riconoscerlo, invece è subito lui. Ha addosso qualche chilo in più, una camicia di lino nero stropicciata, una barba rossiccia e un po' meno capelli. Il modo di camminare è inconfondibile: gambe aperte, tranquille anche quando si affrettano, braccia che dondolano troppo, leggermente staccate dal corpo. Mi strince senza incertezza, trattenendomi a sè come fossi un pacchetto di roba sua, poi mi pianta gli occhi sul viso. Fa un giro panoramico, le labbra, il mento, la fronte. Non se ne va dagli occhi. Resta, s'infila dentro. Come mare che ha viaggiato e violentemente si ricongiunge a se stesso. Scava indietro negli anni trascorsi per scolarsi il buco del tempo nella gola impudica di questo sguardo straziante e gioioso.

VENUTO AL MONDO. pg11

Sono in mutande, ho i piedi nudi. Gojko è vivo, è sempre stato vivo. Di colpo mi chiedo come ho fatto a rinunciare a lui per tutto questo tempo. Perchè nella vita capita di rinunciare alle persone migliori a favore di altre che non ci interessano, che non ci fanno del bene, semplicemente ci capitano tra i passi, ci corrompono con le loro menzogne, ci abituano a diventare conigli?

Margaret Mazzantini

VENUTO AL MONDO. pg10

<<Vieni.>>
<<Ci penso, si...>>
<<Non devi pensarci, devi venire.>>
<<Perchè?>>
<<Perchè la vita passa, e noi con lei. Ti ricordi?>>
Certo che mi ricordo.
<<E ride di noi come una vecchia puttana sdentata che aspetta l'ultimo cliente...>>

Margaret Mazzantini.

venerdì 11 gennaio 2013

Anima.

Amo gli opposti: il bianco e il nero, la luce e l'ombra che, fondendosi insieme, danno vita alla suggestiva rivelazione del Tutto.
Completezza d'insieme, colori mischiati a dipingere le infinite sfumature dell'anima.
ieriparole.it/aforismi/anima/frase-172162?f=t:4>

martedì 8 gennaio 2013

mercoledì 2 gennaio 2013


L'ANNO CHE VERRA'



Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po'
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c'è una grossa novità,
l'anno vecchio è finito ormai
ma qualcosa ancora qui non va.

Si esce poco la sera compreso quando è festa
e c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra,
e si sta senza parlare per intere settimane,
e a quelli che hanno niente da dire
del tempo ne rimane.

Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
porterà una trasformazione
e tutti quanti stiamo già aspettando
sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,
ogni Cristo scenderà dalla croce
anche gli uccelli faranno ritorno.

Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno,
anche i muti potranno parlare
mentre i sordi già lo fanno.

E si farà l'amore ognuno come gli va,
anche i preti potranno sposarsi
ma soltanto a una certa età,
e senza grandi disturbi qualcuno sparirà,
saranno forse i troppo furbi
e i cretini di ogni età.

Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico
e come sono contento
di essere qui in questo momento,
vedi, vedi, vedi, vedi,
vedi caro amico cosa si deve inventare
per poterci ridere sopra,
per continuare a sperare.

E se quest'anno poi passasse in un istante,
vedi amico mio
come diventa importante
che in questo istante ci sia anch'io.

L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
io mi sto preparando è questa la novità.