mercoledì 6 febbraio 2013

Pannolini, pappine, omogeneizzati, vestitini, saponi delicati.

Mi hanno sempre detto che sono cresciuta troppo in fretta. Quando le altre bambine guardavano Sailor Moon, io lavavo i piatti in piedi sulla sedia per poter arrivare al lavandino. Quando le mie compagne di classe facevano i capricci per fare i compiti, io facevo i conti con una sorella neanche due anni più piccola di me che non voleva studiare e procedevo con i miei compiti solo dopo che lei aveva finito. Quando i miei amici delle scuole medie scoprivano il sesso, io ero fidanzata da due anni e sapevo che, alla mia età, dovevo starne alla larga. Quando i miei compagni delle scuole superiori si dividevano far scuola, calcetto, danza e palestra, io a tutto questo aggiungevo lavoro, aiuto in casa, responsabilità.

Sarà lo stesso con il matrimonio?
Ho solo 21 anni ma sono già sposata da più di un anno. Allo stesso modo, ho 21 anni e ho un fortissimo e paurosamente potente istinto di maternità. "Come? Hai 21 anni, la carriera universitaria in corso, un lavoro precario, la casa che ti sommerge di cose da fare, un marito 26enne e vorresti un figlio?" Si. E' difficile da dire ma sento una terribilmente forte spinta alla maternità. Sarà il lavoro che faccio. In fondo non mi fa cambiare idea lavorare con i bambini. Allo stesso modo non aiuta studiare per diventare educatrice di nido. Vorrei che mio marito mi capisse. Che capisse che, anche se non è il momento, anche se a volte arriviamo a stento a fine mese, anche se rinunciamo ad ogni forma di svago e divertimento per farci bastare un solo stipendio, io desidero un figlio più di ogni altra cosa al mondo. Io desidero un figlio e non è un desiderio che si può controllare.

 So che i bambini non crescono solo con amore. So che servono pannolini, pappine, omogeneizzati e vestitini, saponi deliucati che costano 20 euro al flaconcino. Ma so anche che il momento è adesso. E io ne ho bisogno. In un momento così vorrei solo potermi permettere quelle spese extra che garantiscono una vita tranquilla ad una famiglia di tre persone. Vorrei almeno poter essere libero di sognare...invece oggi non posso permettermi neanche quello. 
Sento spesso il bisogno di chiudere gli occhi e capire se è giusto pensarti lo stesso, anche se sei un ricordo.