domenica 23 marzo 2014

L'inferno.

Non dirmi così, e' una cosa che non posso sopportare. Non dirmi che il tuo comportamento è cambiato, non dirmi che è quello che merito, non dirmi che è quello che mi sono meritata. Ti prego. Non dirmi che cambieranno le cose. Non chiamarmi 'cara'. Neanche ricordavo più come suonasse il mio nome detto da te, ma ha un suono così duro... E' proprio vero: chi ti fa vivere la favola è l'unico in grado di farti davvero morire dentro. E' chi può davvero ucciderti, farti crollare dentro. Ed è la parte peggiore: il tuo aspetto è sempre lo stesso, forse qualche lacrima qua e là. Ma dentro? Dentro mi sento crepare, mi sento cadere in frantumi, mi sento morire davvero. ''Ci vediamo domani, se ci arrivo viva''. Io non esageravo,e tu lo sai. Non esageravo. Mi sono sentita morire. Mi sento morire ancora adesso. Ripenso alle tue risposte mirate, pungenti. Ripenso alle tue risposte calcolate.'I problemi stanno a zero', beato te. No, non pretendo che ci credi come prima. Non pretendo che tu sia disposto a tutto questo. Ma io lo sono, eccome se lo sono. Non voglio tornare indietro, non voglio perdere niente.
Non voglio. Ti prego, non lo voglio fare.

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